Le esigenze che riguardano la sicurezza sul lavoro sono cambiate radicalmente. L’emergenza causata dalla diffusione del COVID-19, e il conseguente lockdown delle aziende, ha richiesto una profonda revisione delle norme che riguardano l’ambiente lavorativo.

L’allegato 12 al d.P.C.m 11 giugno 2020 ha confermato i contenuti dei precedenti decreti, con particolar riguardo al “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro“. In sostanza è l’accordo tra Governo, principali sindacati e organizzazioni datoriali per indicare le nuove linee guida in tema di sicurezza.

I nuovi protocolli per la sicurezza sul lavoro

A partire dai decreti pubblicati durante le prime fasi della pandemia, il Governo ha stabilito come le aziende dovessero adeguarsi al nuovo regolamento per la sicurezza sul lavoro.

L’Esecutivo ha voluto agevolare le attività produttive in regola con tutte le condizioni che consentono ai dipendenti di lavorare in sicurezza, intese anche come misure di prevenzione (per esempio i dispositivi di protezione individuale e il distanziamento tra colleghi).

Sono auspicabili progetti di riorganizzazione aziendale che prevedano interventi come:

  • regolamentazione degli accessi all’azienda (compresi quelli dei fornitori)
  • modifica del sistema di turnazione
  • coinvolgimento del medico di riferimento
  • formazione sui dispositivi di protezioni e sul loro utilizzo

Chiaramente questi protocolli intendono favorire le aziende che utilizzano il lavoro da remoto. Non solo, sono previste sanzioni pesanti per le società che non si adegueranno alla nuova normativa. L’Italia prende nettamente posizione in favore dello smart working: oltre a garantire buoni livelli di sicurezza, migliora la vita dei lavoratori e permette alle aziende di risparmiare notevolmente sui costi di gestione.

Pulizia e sanificazione in azienda

Oltre alle normali operazioni di pulizia giornaliera, la sanificazione periodica diventa obbligatoria nelle seguenti situazioni:

  • casi di contagio all’interno dell’azienda;
  • azienda collocata in aree geografiche maggiormente colpite da COVID-19.

Inoltre, se sono stati riscontrati casi di contagio, occorre predisporre una sanificazione straordinaria prima di poter riaprire le porte ai dipendenti.

Precauzioni igieniche personali

Tutte le persone che si trovano in azienda devono adottare precauzioni igieniche personali che evitino il diffondersi del virus. Lavare le mani spesso e in maniera accurata, è la prima regola da tenere in considerazione.

L’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali (come per esempio le mascherine) è fortemente consigliato. Diventa invece obbligatorio qualora si debbano svolgere attività che non consentano alle persone di mantenere tra loro una distanza di almeno un metro.

Come si gestiscono gli accessi in azienda

Per evitare assembramenti, è opportuno scaglionare gli ingressi e le uscite dei lavoratori. Sono previste routine di controllo all’entrata come il rilevamento della temperatura corporea (che deve essere inferiore a 37.5 °C).

Per quanto riguarda i fornitori esterni, devono rispettare le distanze e ridurre al minimo i contatti coi dipendenti se devono svolgere lavori all’interno dell’azienda; nel caso in cui debbano effettuare operazioni di carico/scarico merce, è opportuno che l’autista scenda dal mezzo solo per aprire il portellone, sbrigando le pratiche senza entrare in azienda.

L’organizzazione della vita aziendale

L’organizzazione aziendale deve essere completamente rivista. Dopo l’iniziale sospensione di tutti gli eventi, compresi quelli formativi, il Decreto n. 98 del 06/06/2020 del Presidente della Giunta della Regione Emilia-Romagna (Determina di Fondimpresa del 08/06/2020) ha reso nuovamente possibile la formazione in aula in modalità frontale.

Le riunioni in presenza non sono consentite, se non possono essere svolte diversamente, è necessario areare ed effettuare un’accurata pulizia dei locali utilizzati. A seguito degli ultimi decreti da parte del Governo, le trasferte sono consentite a patto di rispettare le norme per l’utilizzo condiviso di un automezzo aziendale. Nel dettaglio, l’azienda deve prevedere:

  • rimodulazione della produzione
  • chiusura reparti non produttivi
  • turnazione dei lavoratori che non possono svolgere la propria attività altrove
  • smart working per i lavori che possono essere seguiti da remoto

Nei casi in cui i dipendenti siano costretti all’astensione dal lavoro, possono usufruire di permessi retribuiti e altre agevolazioni.

Come facilitare le operazioni relative alla sicurezza sul lavoro

Quella della sicurezza sul lavoro è una materia piuttosto vasta e i protocolli che le aziende devono rispettare dopo la pandemia di COVID-19 l’hanno resa ancor più complessa. L’utilizzo di applicativi per semplificare e velocizzare le varie pratiche è ormai indispensabile.

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